Il fenomeno della chirurgia plastica in Corea del Sud

Chirurgia Plastica Corea del Sud

Nel 2017 il gruppo musicale kpop Six Bomb ha pubblicato due singoli: Becoming Prettier e Becoming Prettier After (potete vedere il video qui). I testi sono un inno alla chirurgia plastica, che le giovani idol nella prima canzone si chiedono se devono affrontare. Nel video della seconda canzone le vediamo con un nuovo look (costato 100mila dollari), la doppia palpebra e i tratti decisamente occidentalizzati.

La chirurgia plastica in Corea: percentuali e interventi

La cosa non stupisce più di tanto. Noi amanti della Corea e dei kdrama sappiamo bene quanto grande sia l‘enfasi sull’aspetto fisico nella società coreana, e quanta pressione sociale ci sia sull’apparire sempre belli e conformi a canoni estetici ben precisi.

I numeri che si trovano in Rete sono impressionanti. La Corea del Sud ha il più alto tasso pro capite di chirurgia plastica al mondo. Molti sono i fattori che influenzano questo incredibile dato, non ultimo le avanzate conoscenze tecnologiche che fanno dell’industria chirurgica coreana una delle più avanguardistiche.

Non solo. Alla Corea spetta un altro primato: quello del maggior numero di trattamenti estetici eseguiti per persona. Questo significa che una singola persona decide di sottoporsi a numerosi trattamenti pur di raggiungere l’obiettivo desiderato.

Quali sono gli interventi più richiesti? Senza dubbio la blefaroplastica è al primo posto. I coreani vogliono la doppia palpebra, nel tentativo di assomigliare agli occidentali. Segue il rimodellamento del naso. Un tratto distintivo della fisionomia asiatica è quello di avere il ponte del naso piatto e schiacciato, specie se comparato al nostro. Ebbene, i coreani puntano ad averlo più marcato, proprio come gli occidentali.

Chirurgia plastica Corea del Sud prima e dopo interventi

Altri interventi sono il rimodellamento del mento, che deve essere a stretto e a V, e della fronte – che invece deve essere arrotondata. I coreani pensano che una fronte sporgente e rotonda conferisca un aspetto giovane e grazioso… non per niente enfatizzano questo tratto portando frangette bombate e vaporose.

Le origini della chirurgia plastica in Corea

Il primo chirurgo a eseguire interventi plastici fu il dottore americano Ralph Millard, che visse in Corea del Sud dal 1950 al 1953, occupandosi di chirurgia ricostruttiva sui feriti di guerra.

Erano gli anni della Guerra del Nord, nota anche come Guerra di Liberazione della Patria, e il dott. Millard si occupò di un gran numero di pazienti. Non esistendo precedenti a cui fare riferimento, il dottore ideò le procedure per creare la doppia palpebra sul volto degli orientali e modellare il ponte nasale.

Chirurgia plastica doppia palpebra Corea del Sud
Uno degli interventi del dott. Millard

Tra i pazienti del dottore, molte furono le donne. In particolare, le cosiddette “mogli di guerra“, cioè le coreane sposate coi soldati americani, e le prostitute, che volevano rendersi più attraenti per gli occidentali. Si ritiene che questo sia stato uno dei motivi che maggiormente ha contribuito alla diffusione e popolarità della blefaroplastica in Corea.

Le ragioni degli interventi furono quindi sia mediche sia estetiche. Sull’«American Journal of Ophthalmology» del 1964 il dott. Millard scrisse che l’occhio a mandorla conferisce un’espressione passiva, che accentua la stoica e imperturbabile aria degli orientali. E in effetti, osservando tutte le foto del “prima e dopo” gli interventi, è ben visibile come la doppia palpebra dia immediata vitalità all’espressione del volto.

La chirurgia plastica in Corea oggi

La blefaroplastica, ossia la costruzione chirurgica della doppia palpebra, è oggi in Corea l’intervento più diffuso. Pensate che viene donato dalle famiglie ai figli come regalo alla fine delle superiori, prima dell’ingresso all’Università.

Qual è il motivo di sottoporre i figli a un intervento chirurgico? Sappiamo che la società coreana è estremamente competitiva e basata sull’importanza di fare una buona impressione. L’aspetto fisico è fondamentale, e si pensa che un viso gradevole sia un buon biglietto da visita.

I genitori credono di agevolare i propri figli offrendo loro un aspetto più bello, conformemente ai loro standard di bellezza – che sono quelli occidentali. Pensano, infatti, che un aspetto gradevole li favorirà sia nel mondo del lavoro sia nelle future relazioni amorose, garantendo loro migliori opportunità.

In Corea il numero delle cliniche estetiche pubbliche e private è altissimo. A Seoul, il maggior numero di esse si concentra nell’area di Gangnam dove se ne trovano ben 500! Passeggiando, non si può fare a meno di notare le molte insegne di studi medici: anche decine in una singola via.

Chirurgia plastica seoul corea
Pubblicità di studi medici di chirurgia plastica nella metropolitana di Seoul

Il fatto che la Corea sia diventata la patria della chirurgia plastica (complice anche la popolarità dei kdrama e del kpop), ha portato al diffondersi del cosiddetto “turismo sanitario”, grazie all’avanzata tecnologia di cui il Paese dispone.

Molti stranieri si recano in Corea per sottoporsi a interventi non solo estetici ma ricostruttivi, ad esempio quando necessitano di operazioni in seguito a incidenti, bruciature o per difetti congeniti. La nota dolente del turismo sanitario è relativa ai prezzi: i medici coreani applicano tariffe notevolmente maggiorate agli stranieri, talvolta addirittura doppie, giustificandole con i costi di traduzione e interpretariato necessari per affrontare l’iter medico.

Hikikomori e chirurgia plastica

Recentemente in Corea il Ministero dell’Uguaglianza di Genere e della Famiglia ha preso un’iniziativa per contrastare la tendenza sempre più frequente dei giovani a isolarsi dalla vita sociale. Tendenza che viene chiamata con il termine giapponese hikikomori.

Questo fenomeno è iniziato negli anni ’80, ma si è diffuso a macchia d’olio in questi ultimi tempi, diventando globale e interessando soprattutto la fascia d’età compresa tra i 19 e i 39 anni. Tuttavia, l’isolamento comincia durante l’adolescenza, quando i giovani iniziano a evitare i contatti con i loro coetanei e a chiudersi in casa.

In che modo l’hikikomori c’entra con il discorso che stiamo portando avanti? C’entra perché il Governo nel tentativo di porre un freno a questa dilagante prassi, ha stanziato dei fondi per aiutare le famiglie in difficoltà. Una parte di questi sono destinati agli interventi estetici: chi ne farà richiesta, potrà avere la possibilità di operarsi gratuitamente per rimuovere delle imperfezioni di cui si vergogna, e accedere così a una serena vita sociale.

Questo ci fa capire quanta importanza venga data all’aspetto fisico e al sentirsi bene con se stessi. E a quanto in Corea la chirurgia plastica sia legittimata e considerata una pratica normale, accettata quando non espressamente consigliata.

Chirurgia plastica in Corea del Sud: considerazioni personali

Sbiancamento della pelle, limatura ossea della mascella, rifacimento delle palpebre, rimodellamento del mento, del naso e della fronte. Sono solo alcuni degli interventi a cui i coreani si sottopongono per ottenere un aspetto che il dottor Millard definì ‘de-orientalizzato’.

Nel preparare questo articolo ho letto delle interviste a donne sudcoreane che ho trovato scioccanti. Parlavano della loro esperienza ‘sotto i ferri’ e dicevano di aver bruciato (letteralmente) le loro fotografie prima delle operazioni e di averle cancellate dai social. Una ha affermato che l’accendino glielo ha passato il padre. Non so voi, ma per me questa affermazione contiene in sé qualcosa di tremendo, una non accettazione di se stessi che mi spaventa.

Non vedo nulla di sbagliato nel voler essere la versione migliore di sé. Ciò che dal mio punto di vista è poco sano è questo volersi snaturale cancellando i propri tratti distintivi e rinnegando se stessi e le proprie radici. O quello che si era in passato.

Ascolta su Spotify

Potrebbe interessarti

Una risposta a “Il fenomeno della chirurgia plastica in Corea del Sud”

  1. Avatar Francesca
    Francesca

    Grazie mille, articolo molto interessante, a tratti da brividi, concordo con te su quello che la medicina e la chirurgia dovrebbero offrire migliorare senza stravolgere, in Corea funziona al contrario😂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *