King of High School, 2014

King of High School recensione drama coreano italia noona romance

Recensione: un kdrama dalla trama assurda che però si fa amare

King of High School Kdrama recensione Seo In-guk
Come si fa a non amarli?

Il plot di King of High School (of Savvy) oggettivamente non è granché. La storia vorrebbe essere credibile, ma si regge su un’idea surreale. Abbiamo due fratelli tra i quali corrono 10 anni di differenza che si somigliano come due gocce d’acqua.

Per una serie di circostanze di cui non frega niente a nessuno, il più giovane (diciottenne, ma ancora minorenne in Corea) prende il posto del fratello maggiore e inizia a vivere la sua vita dividendosi tra scuola, lavoro, sport, amici e una stalker psicopatica a cui noi finiamo per affezionarci. Tutto questo circo, però, è solo un pretesto per vederlo romanticheggiare con una disadattata quasi trentenne, vittima infelice del fascino freddo e calcolatore del suo capo, interpretato da un Lee Soo-hyuk in tutto il suo splendore.

La trama è questa, davvero. Sì, ci sono i classici intrighi d’azienda, ma non portano via troppo tempo alla commedia. Sì, c’è un accenno di triangolo, che però viene gestito bene. Ma ci sono anche buchi di sceneggiatura, situazioni inverosimili e alcuni personaggi piuttosto mal scritti. Brutto e mal sviluppato ad esempio è il rapporto con il fratello identico, messo lì solo come pretesto per creare la situazione iniziale. Le OST sono dimenticabilissime (a parte Romantic Sunday, che non a caso ritornerà in Hometown Cha-Cha-Cha). Il finale poi – seppure molto romantico – è discutibile da un punto di vista etico: cioè, seriamente, popcorn noona poteva dargli un attimo di respiro a ‘sto povero ragazzino, e fargli vivere la sua ADOLESCENZA in pace… e invece.

Detto questo, però, King of High School è proprio piacevole, movimentato, divertente, dolce e leggero, e si lascia guardare senza un attimo di noia o calo di attenzione.

Tantissimo fa la straordinaria recitazione di Seo In-guk (26enne quando ha girato questo drama eppure credibilissimo sia come adolescente sia come trentenne). Per me, si conferma un attore dalle doti eccezionali: la sua naturalezza, versatilità e gamma di espressioni lo rendono a mio avviso uno dei migliori attori coreani in circolazione.

Un capitolo a parte meriterebbe la protagonista femminile, un personaggio piuttosto atipico nel panorama dei kdrama. Ho avuto un rapporto conflittuale con lei, talvolta apprezzandola (magnifico e liberatorio il momento dello schiaffo al second lead), talvolta ritrovandomi a urlare contro lo schermo «Ma raddrizza quella schiena!» o «Tira su quella testa!» Non riuscivo a capire se fosse fresca e spontanea, oppure disturbata e ottusa. Sicuramente, memorabile nella sua affascinante stranezza: un plauso quindi agli sceneggiatori coreani per aver dato vita a un personaggio femminile diverso dai soliti cliché.

Al netto delle perplessità, è una serie che mi ha intrattenuto con un sorriso e a cui ripenso con piacere.

Curiosità: in un’intervista su YouTube (giuro che ho provato a cercarla, ma non l’ho più trovata) Seo In-guk ha dichiarato che la protagonista di King of High School, Lee Ha-na, è una delle partner preferite con cui ha lavorato, nonché una delle attrici e donne più belle secondo i suoi canoni estetici.

Voto: 8/10

Numero puntate: 17

Durata: 1h circa

Dove vederlo: Rakuten Viki

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