Lo strano caso di una k-star: Sung Hoon

Adesso che Woori the Virgin è on air (il 7° episodio si trova su Viki) e se ne fa un gran parlare, sento che è arrivato il momento di unire recensioni e approfondimento, toccando un tema a me caro: Sung Hoon.

Mettiamoci comodi, perché le cose da dire sono tante, e alcune spinose. Partiamo proprio da queste ultime.

Spiegatemi come si può passare dall’essere quell’uomo là, bello ed elegante, sicuro di sé e coi capelli decisamente sexy, a essere un ghiacciolo all’arancia gonfio di filler.

Sung Hoon ex nuotatore ora modello e attore coreano
Sung Hoon irriconoscibile alla prima di Woori the Virgin
Eh? Qualcuno gli spieghi che, con quel colorito, l’arancione evidenziatore NON gli dona.

E no, non è la foto a essere venuta male. Ho visionato i video, i siti e gli account che hanno immortalato Sung Hoon il giorno della Press Conference di Woori the Virgin, e l’effetto era ovunque lo stesso: brutto.

Ecco quindi che in attesa di bingiare la sua ultima fatica, ho deciso di farmi carico di una missione, quella di riabilitare l’immagine del povero Sung Hoon e sfatare un paio di miti.

Partiamo col ribadire una verità universalmente nota. Sung Hoon non è un interprete di straordinario spessore. Guardando la sua filmografia, vediamo che si è per lo più cimentato in commedie che definire leggere è un’iperbole. Per questo, da molte parti viene tacciato di non saper recitare o di essere un attore di secondo piano.

Non sono d’accordo.

Sorvolo sul cameo interpretato in Oh my Venus perché, se non ricordo male, diceva sì e no tre battute e neanche memorabili. Vorrei parlare invece di I picked up a celebrity on the street, drama del 2018 in cui il nostro eroe era nel pieno del suo fulgore – diciamolo pure – abbagliante, e non a caso interpretava i panni di una k-star.

Partendo dal presupposto che avevo aspettative bassissime, mi sono dovuta ricredere.

Il drama rimane un puro intrattenimento, ma è fatto piuttosto bene. La recitazione di Sung Hoon si adatta perfettamente a questo ruolo divertente e scanzonato. Si ride spesso – un po’ per l’effettiva comicità delle situazioni, un po’ per incredulità – ma è un dato di fatto che la sua gamma espressiva è sfaccettata, piacevole e credibile.

Un discorso a parte merita invece My secret Romance, show del 2017, noto agli amanti dei kdrama per l’inusuale scena di passione che incoglie i due protagonisti in auto proprio all’inizio della storia. Ora, bisogna essere onesti: questa serie non è altro che un lunghissimo spot pubblicitario su Sung Hoon.

Il plot fa acqua da tutte le parti. Ci vogliono far credere che uno degli uomini più belli della Corea del Sud non abbia battuto chiodo per 3 anni e si sia ammalato di malnutrizione (sic!) adorando l’imbottitura del reggiseno di una tipa conosciuta per caso una notte.

Ora, io sono ormai abituata alle trame coreane, che spesso di credibile hanno ben poco, ma questa le batte quasi tutte. Il problema qui sta nel fatto che una storia come questa nelle intenzioni vorrebbe farti sognare, ma è talmente inverosimile che fa ridere, e non nel senso bello del termine.

Io chiamo questo genere «romantico fantascientifico» perché non sta né in cielo né in terra. Ho passato più tempo a sospirare con gli occhi rivolti al cielo che a sentire le farfalle nello stomaco.

Ma tralasciando i limiti della storyline, Sung Hoon ha fatto tutto quel che poteva con il (poco) materiale che aveva: non solo una vicenda ridicola, ma anche una co-protagonista dimenticabile.

Ci sono solo due cose per cui vale la pena vedere My secret Romance, magari tra una serie impegnata e l’altra. Una è proprio la piacevolezza di Sung Hoon, il che dimostra quanto la sua presenza sia in grado di dare luce anche ai progetti peggiori.

L’altra è una OST molto bella. Sono tante le canzoni coinvolgenti presenti nel drama. Ne metto qui di seguito una che trovo molto dolce e delicata – questa sì veramente sognante nella sua semplicità.

Curiosità. In rete si trovano tantissime interviste a Sung Hoon, la maggior parte in lingua inglese. Ne esce il ritratto interessante di un uomo che nella vita ha conosciuto alti e bassi, e ha faticato molto per raggiungere il successo. Ha dichiarato che, più che la fama, desidera il riconoscimento e il plauso dei propri colleghi. A dispetto dei ruoli che interpreta, appare sempre molto umano e misurato. Adorabile.

I picked up a celebrity on the street

I picked up a celebrity on the street

Voto: 7/10

Numero puntate: 10

Durata: 1h circa

Dove vederlo: Viki

Drama coreano sdolcinato e deludente

My secret romance

Voto: 5½/10

Numero puntate: 14

Durata: 50 min. circa

Dove vederlo: Viki

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