I migliori (e peggiori) drama di Choi Siwon

Choi Siwon attore coreano drama

Choi Siwon è un attore che ho sempre apprezzato, anche se so bene che non incontra i gusti di tutti. Ha quell’aria scanzonata, sempre a metà tra il ragazzo per bene e il guascone, che lo rende un volto unico nel panorama dei drama coreani. Sa essere affascinante e carismatico, ma anche ironico e sopra le righe, una combinazione non sempre facile da trovare nell’industria dell’intrattenimento coreano, che spesso preferisce attori dall’espressione misurata e dall’atteggiamento composto.

Questo articolo non è solo una rassegna dei suoi migliori e peggiori drama, ma anche un invito a scoprire la persona oltre l’artista. Perché Choi Siwon non è solo un attore e idol: è un personaggio dalle mille sfaccettature, con una vita che sembra uscita direttamente da un drama.

Se Choi Siwon fosse il protagonista di un drama, probabilmente interpreterebbe… sé stesso. Nato il 7 aprile 1986, è figlio di un chaebol, un dettaglio che già da solo lo rende una figura intrigante. Suo padre è infatti l’amministratore delegato della Boryung Medicine, una delle principali industrie farmaceutiche della Corea del Sud.

Choi Siwon drama migliori
Un giovanissimo Siwon… adorabile!

Nonostante il background privilegiato, Siwon non ha mai sfruttato il nome di famiglia per emergere. Fece le audizioni per la SM Entertainment di nascosto, e quando i suoi genitori lo scoprirono, gli permisero di firmare il contratto ma senza alcun aiuto. Volevano infatti che si assumesse la responsabilità della sua scelta.

Siwon si trasferì nei dormitori della compagnia e affrontò un intenso periodo di formazione in canto, recitazione e danza. Un percorso tutt’altro che scontato per un ragazzo del suo status, ma che dimostrò subito la sua determinazione.

Dopo anni di intenso allenamento, nel 2005 Choi Siwon debuttò ufficialmente come membro dei Super Junior 05, la prima formazione del gruppo che sarebbe poi diventato Super Junior. Il gruppo, inizialmente concepito come una boy band a rotazione, cambiò strategia a seguito del successo ottenuto e mantenne una formazione stabile.

Super Junion Siwon
Riconoscete il giovane Siwon? E’ il ragazzo a sinistra, vestito in grigio con la maglietta nera

I Super Junior divennero rapidamente una delle boy band più influenti, conquistando il pubblico coreano e internazionale. Tra i vari riconoscimenti, nel 2008 furono nominati “artisti coreani preferiti dal pubblico” e inseriti tra le band più sexy del mondo.

Ma la sua carriera non si fermò alla musica. Poco dopo il debutto nei Super Junior, Siwon fece il suo ingresso nel mondo della recitazione, gettando le basi per una carriera che lo avrebbe portato dai palcoscenici ai set cinematografici e televisivi.

Parallelamente alla carriera da idol, Choi Siwon ha intrapreso il percorso da attore. Il suo esordio sul grande schermo avvenne nel 2006 con un ruolo secondario nel film Battle of Wits, in cui interpretava il Principe Liang Shi. Un debutto significativo, che gli permise di farsi notare nel panorama cinematografico asiatico.

Ma fu con i drama che conquistò il grande pubblico. Il primo ruolo da protagonista arrivò nel 2010 con Oh! My Lady, un noona romance che lo vedeva nei panni di una celebrità arrogante costretta a prendersi cura di una bambina. Un drama leggero, divertente, in cui Siwon mostrò il suo lato più carismatico e romantico.

Oh! My Lady (2010)

Ho adorato questo drama, grazie a una combinazione di elementi che lo rendono irresistibile.

Primo: è un noona romance, ovvero una storia d’amore in cui la donna è più grande dell’uomo. Un trope che amo particolarmente e che i coreani sanno sviluppare con maestria, regalando dinamiche interessanti e personaggi ben costruiti.

Oh my Lady Siwon drama

Secondo (lasciatemi ‘fangirlare‘): in questo drama Siwon è di una bellezza accecante. La foto che ho inserito non gli rende giustizia, credetemi. Carisma, fascino, sicurezza in sé stesso e giovinezza ruggente lo rende magnetico in ogni scena.

Terzo: il drama è semplicemente adorabile. Rientra nel filone degli “Old but Gold”, quei titoli forse meno patinati rispetto alle produzioni più recenti, ma capaci di trasmettere emozioni autentiche. C’è qualcosa di speciale nei drama di quell’epoca, un calore e una spontaneità che oggi spesso si perdono nella ricerca della perfezione formale.

Dove vederlo: fansub (BakaGirls)

Siwon in Cina: un successo strepitoso!

Choi Siwon non è stato solo un attore e idol di successo in Corea. In Cina è diventato una vera leggenda. La sua ascesa inizia nel 2008, quando lui e i Super Junior-M (la sub-unit del gruppo dedicata al mercato cinese) diventano i primi artisti sudcoreani a comparire su un francobollo cinese, un tributo incredibile alla loro popolarità. L’iniziativa, oltre a certificare il suo status di icona, servì a raccogliere fondi per le vittime di un terremoto devastante.

Super Junior francobollo cinese

Mentre la sua fama cresceva, Siwon si ritagliò un posto di rilievo nel mercato televisivo e cinematografico cinese. Nel 2014-2015 recitò in show molto seguiti, tra cui Billion Dollar Heir (versione cinese del celebre The Heirs) consolidando la sua immagine di perfetto protagonista da drama. Ma il vero salto avvenne sul grande schermo. Nel 2015 affiancò Jackie Chan nel kolossal storico Dragon Blade, prese parte al thriller Helios e al film sportivo To the Fore, dimostrando la sua versatilità come attore.

In pochi anni, Choi Siwon divenne un volto onnipresente in Cina, amato dal pubblico e celebrato dall’industria. Il ban sugli artisti coreani bloccò quella che sembrava una carriera destinata a decollare ulteriormente, ma la sua popolarità non si è mai davvero spenta. Ancora oggi, il suo nome risuona come quello di una delle star coreane più amate dal pubblico cinese.

She Was Pretty (2015)

Dopo aver consolidato la sua popolarità in Cina, tornò in Corea per uno dei suoi ruoli più amati: Kim Shin-hyuk in She Was Pretty.

She was pretty Siwon

Qui interpreta il second lead, un personaggio eccentrico e affascinante in grado di rubare la scena al protagonista, Park Seo-joon. La sua interpretazione ricevette il plauso della critica, e molti spettatori non si rassegnarono al fatto che non fosse il lead maschile – tra cui la sottoscritta.

Non sono mai stata una fan di questo drama, e il motivo è semplice: aveva del potenziale, ma lo ha sprecato malamente.

Primo: l’idea di fondo – una sorta di Ugly Betty coreana – poteva essere l’occasione perfetta per criticare l’ossessione per la bellezza nella società. Inizialmente, il drama sembrava voler imboccare questa strada, mostrando come il mondo giudichi le persone in base all’aspetto. Ma presto ha rinunciato a ogni ambizione, trasformandosi in una classica storia d’amore piena di cliché.

Secondo: i personaggi sono piatti, prevedibili e privi di un vero arco narrativo. Ma il vero problema è un altro. Hwang Jung Eum ha uno stile di recitazione che non apprezzo: urla, gesticola in modo esagerato, si nasconde sotto i tavoli e passa il tempo a lanciarsi in scene di pseudo-comicità che sembrano uscite da un cartone animato. Lo stesso difetto l’avevo già notato in Kill Me, Heal Me, ma qui raggiunge livelli ancora più esasperanti.

Insomma, l’unico personaggio che salvo è quello interpretato da Siwon. Se Park Seo-joon ha portato a casa il suo ruolo, Siwon è l’unico che ha dato vera energia al drama. Il suo mix di espressioni buffe e momenti toccanti ha dato alla serie una ventata di freschezza e spontaneità.

Dove vederlo: Viki

Revolutionary Love (2017)

Di questo drama vi avevo già parlato nella mia Rubrica dei Brutalmente Droppati. So che Revolutionary Love è una serie amata, e ne capisco i motivi. Ho anche io apprezzato alcuni aspetti di questo show, primo fra tutti il personaggio di Siwon – un chaebol diverso dai soliti che vediamo nei drama. E’ un protagonista ingenuo e naïf, esilarante e gradevole. Spesso troppo ingenuo, tanto buono da rasentare l’ottusità – ma piace anche per questo.

Revolutionary Love Siwon drama

I motivi per cui non ho portato a termine la visione di questo show sono due. Il primo è che non sono riuscita a digerire la scena (crudissima) del pestaggio del padre ai danni del figlio. Inconcepibile e inaccettabile in qualunque contesto, cultura e ambiente.

Sappiamo benissimo che la società coreana è conservatrice e tradizionalista, sappiamo che i genitori esercitano tuttora un forte controllo sui figli. Lo capisco e lo rispetto, perché fa parte di una tradizione che non è la mia e che mi limito a osservare e cercare di comprendere.

Tuttavia la violenza non è giustificabile, da qualunque punto di vista la si guardi, e non è un principio sul quale si può scendere a patti. Se poi viene mostrata in un drama romantico e leggero in modo tanto sconsiderato e rabbioso, mi chiedo quale sia il punto.

Il secondo aspetto è stata la caratterizzazione della protagonista femminile. Mi piaceva inizialmente l’idea di una ragazza forte, determinata e indipendente. Peccato che poi si sia trasformata in un’esasperazione di queste caratteristiche, diventando una piantagrane isterica, intransigente, urlante, giudicante, sputa-sentenze, orgogliosa e incontentabile. Insomma: nessuno merita una donna così – nemmeno nella finzione.

Dove vederlo: fansub

Nonostante il suo carisma e la sua esperienza, negli ultimi anni Choi Siwon si è ritrovato invischiato in drama che non hanno sfruttato appieno il suo potenziale. Dopo il successo di She Was Pretty, ci si sarebbe aspettati una serie di ruoli di rilievo, invece ha collezionato scelte discutibili che hanno lasciato l’amaro in bocca.

Work Later, Drink Now (2021)

Sulla carta questo drama sembrava un progetto interessante: un drama atipico, con una trama incentrata su tre amiche che trovano rifugio nell’alcol e nella loro amicizia.

Work later Drink Now Siwon

La serie affronta tematiche estremamente delicate, tra cui suicidio, salute mentale, molestie sessuali, violenza e diritti LGBTQ+, riuscendo a inserirle nel racconto senza renderlo eccessivamente cupo. Il tono rimane spesso leggero, bilanciando momenti di profonda introspezione con situazioni quotidiane e relazioni sincere.

Sarò onesta: per me il problema più grande di questo drama è stato veder affogare qualunque tematica, narrativa e dinamica in quantità devastanti di alcool. Da chiedersi come potessero sopravvivere i protagonisti. E’ stato fastidioso a livello epidermico.

Dove vederlo: fansub, Canale Telegram

Love is for Suckers (2022)

Ho sentimenti contrastanti legati a questo drama, perché è nettamente diviso in due parti. La prima metà è sorprendentemente piacevole: racconta con freschezza l’amicizia tra due protagonisti over 30, le loro carriere, le pressioni sociali legate al matrimonio e il trauma passato del protagonista maschile.

Love is for Suckers Siwon drama Corea

I dialoghi sono realistici, ci sono momenti davvero divertenti e la chimica tra Choi Siwon e Lee Da-hee è tangibile. In particolare, l’episodio 9 spicca per l’intensità della performance di Siwon, che regala una delle scene più emozionanti del drama.

Poi arriva la seconda metà… e tutto si sgretola. La storia principale viene messa da parte per lasciare spazio a un inutile reality show di appuntamenti, introducendo personaggi superflui e allungando la trama senza un vero scopo. Ancora peggio, la protagonista femminile diventa insopportabile, il protagonista maschile perde ogni smalto, trasformandosi in un yes man, e la chimica tra gli attori scompare completamente.

In sintesi, Love is for Suckers parte con un’idea interessante ma si perde per strada. Se vi fermate all’episodio 9, potreste pensare di aver trovato un buon drama. Se andate oltre, la delusione è assicurata.

Dove vederlo: Viki

DNA Lover (2024)

Inizia (come spesso accade) con un’idea intrigante: una storia d’amore basata sulla compatibilità genetica. I primi episodi sembrano promettenti, il mix tra romance, commedia e suspense funziona e il cast, con Choi Siwon in testa, è convincente. Ma bastano pochi episodi perché tutto deragli completamente.

DNA Lover drama Siwon

Per qualche ragione inspiegabile, gli sceneggiatori hanno pensato che la telepatia tra partner fosse un’aggiunta credibile alla storia.

A peggiorare il tutto, il drama soffre di un cast corale eccessivo, con una quantità di personaggi secondari ingestibile. Come se non bastassero le quattro coppie da seguire (!), si è deciso di aggiungere anche un omicida, perché evidentemente il romance genetico non era abbastanza.

Il vero problema, però, è la lunghezza: otto episodi sarebbero stati più che sufficienti, ma la storia viene trascinata così tanto che diventa difficile mantenere l’attenzione. Il finale poi, invece di risollevare il drama, lo affossa definitivamente: aperto e frustrante.

Insomma, DNA Lover avrebbe potuto essere un drama innovativo, ma finisce per essere solo un grande spreco di idee e di tempo.

Dove vederlo: Viki

Choi Siwon: un talento sottovalutato?

Oltre ai ruoli da protagonista, Choi Siwon ha spesso brillato anche nei ruoli secondari, dimostrando la sua versatilità e capacità di lasciare il segno anche con meno screen time.

Nel 2023, ha sorpreso tutti con la sua intensa partecipazione a Death’s Game, fantasy-thriller con un cast stellare. Sebbene il suo ruolo fosse breve, Siwon ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di adattarsi a generi diversi, portando sullo schermo un’interpretazione molto convincente.

Choi Siwon Deaths Game drama

Sempre nel 2023, è apparso in Bloodhounds, action drama di successo con Woo Do-hwan. Anche qui, pur non essendo il protagonista, ha offerto una performance solida e carismatica, confermando il suo talento anche al di fuori della commedia romantica.

Guardando alla sua carriera, si può dire che Siwon sia un attore hit and miss. Da un lato, ha avuto ruoli memorabili in drama come She Was Pretty e Oh! My Lady, in cui il suo carisma e la sua presenza scenica lo hanno reso indimenticabile. Dall’altro, ha partecipato a progetti meno riusciti, come DNA Lover o Love is for Suckers, che non hanno saputo sfruttare appieno le sue capacità.

Il problema, però, non è solo nelle scelte dei progetti. Dal mio punto di vista, l’industria coreana non ha mai davvero valorizzato il suo talento, relegandolo troppo spesso a second lead o a ruoli poco incisivi in drama mediocri. Con il suo mix di fascino, ironia e versatilità, Siwon potrebbe essere sfruttato molto meglio. Ma per qualche motivo, il sistema sembra non avergli mai dato la possibilità di brillare davvero come attore di primo piano.

Choi Siwon non è solo un attore e un idol di successo, ma anche una figura profondamente impegnata nel sociale. Il suo interesse per le cause umanitarie non è una semplice trovata d’immagine, ma un aspetto radicato nella sua personalità, dimostrato da anni di attività filantropica.

Nel 2015, Siwon viene nominato Rappresentante Speciale per l’UNICEF Corea, un ruolo che ha ricoperto con dedizione fino al 2019, partecipando a campagne di sensibilizzazione e missioni umanitarie in Asia. La sua attività con l’UNICEF non si è fermata lì. Nel novembre 2019, è stato nominato Ambasciatore Regionale per l’UNICEF nell’Asia Orientale e nel Pacifico, consolidando il suo impegno nel promuovere il benessere dell’infanzia e i diritti dei bambini.

Siwon Ambasciatore UNICEF

Ma la sua filantropia non si limita alle campagne ufficiali. Siwon ha spesso utilizzato i suoi social per sensibilizzare su temi importanti, come l’educazione, la povertà e le emergenze umanitarie. È noto per sostenere iniziative benefiche, sia con donazioni personali che con il suo coinvolgimento diretto.

E’ tutto rose e fiori, quindi? Non proprio. Nonostante la sua immagine pubblica positiva e il suo impegno umanitario, Choi Siwon è stato protagonista di controversie che hanno sollevato polemiche tra i fan, specialmente nella comunità LGBTQ+.

Nel 2015, l’attore finì al centro di critiche per aver ritwittato un post del pastore John Piper, noto per le sue posizioni conservatrici, che affermava: «Il cosiddetto matrimonio tra persone dello stesso sesso non esiste». Il gesto suscitò un’ondata di reazioni negative, con molti fan che lo accusarono di supportare idee omofobe.

Resosi conto della gravità della situazione, Siwon cancellò il retweet e pubblicò un messaggio di scuse:

Mi scuso profondamente con tutti coloro che sono stati feriti dai miei retweet. Ho condiviso un’opinione senza rendermi conto dell’impatto che avrebbe avuto. I miei tweet sconsiderati hanno causato dolore e sono umiliato dal fatto di aver ferito molte persone. Vorrei comprendere meglio queste tematiche in futuro. Ancora una volta, mi scuso con tutti coloro che si sono sentiti offesi.

Oltre a questo episodio, nel 2007, Siwon aveva dichiarato in un’intervista di voler rifiutare ruoli che implicassero l’interpretazione di personaggi omosessuali, citando le sue convinzioni religiose come motivo della sua scelta.

Tuttavia, nel 2023, è stato nuovamente accusato di transfobia per aver condiviso su Bubble un meme basato su una scena del film Titanic. L’immagine mostrava un personaggio che dichiarava «Sono trans» per ottenere priorità nell’evacuazione, accompagnata dal commento di Siwon: «È divertente».

Il post ha scatenato un’immediata reazione negativa da parte della comunità LGBTQ+, che lo ha accusato di insensibilità. A differenza del 2015, questa volta Siwon non ha rilasciato scuse né spiegazioni.

Un’immagine compromessa?

Queste controversie hanno lasciato un segno nella percezione pubblica di Siwon. Mentre alcuni fan hanno accettato le sue scuse nel 2015, altri hanno visto nella ripetizione di questi episodi una mancanza di crescita e consapevolezza.

Il contrasto è evidente se si considera il suo impegno umanitario con l’UNICEF e la sua immagine pubblica generalmente positiva. Tuttavia, nel mondo dello spettacolo, dichiarazioni e azioni hanno conseguenze durature, e in un’industria sempre più attenta ai temi dell’inclusività, episodi del genere non passano inosservati.

A oggi, Siwon non ha mai preso una posizione chiara a sostegno della comunità LGBTQ+, né ha cercato di rimediare concretamente ai suoi scivoloni. Resta quindi un personaggio che divide: da un lato, un artista carismatico e filantropo, dall’altro, una figura che ha più volte dimostrato poca sensibilità su temi cruciali.

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