Disparità di genere in Corea: il disagio delle donne

Disparità di genere in Corea disagio delle donne

E’ uscito due giorni fa un articolo su The Korea Times che riporta alcuni dati decisamente eloquenti, e che ci spingono ad affrontare ancora la questione della disparità di genere in Corea del Sud.

Una serie di donne tra i 20 e i 50 anni sono state intervistate, e una in particolare mi ha colpito. La ragazza ha affermato di voler incontrare un uomo che capisca che siamo tutti diversi, viviamo vite diverse ma – ha aggiunto – non crede sarà possibile. Secondo lei, il motivo per cui i kdrama hanno tanto successo è proprio perché questo divario tra uomini e donne è tanto netto.

Le donne insomma si rifugerebbero negli ideali maschili che vedono sullo schermo, che sono in grado di soddisfarle pienamente – al contrario di quanto accade nella realtà.

Ma cosa sta succedendo in Corea tra uomini e donne?

Disparità di genere e rifiuto degli appuntamenti

Parlando del Movimento 4B (la forma che in Corea ha preso il Movimento MeToo), lo avevamo già accennato. Le coreane hanno deciso di dire no agli appuntamenti, no ai rapporti con l’altro sesso, no al matrimonio, no all’educazione dei figli – tutte parole che in coreano iniziano con la lettera “B”.

Il sondaggio che è appena uscito e di cui ci parla il The Korea Times lo conferma: oltre la metà dei coreani tra i 20 e i 30 anni trova difficile relazionarsi l’un l’altro.

Ma il dato più sconvolgente è il seguente. Se il 56% degli uomini ha dichiarato di voler socializzare con una donna, soltanto il 27% delle donne ha affermato lo stesso! E quasi la metà di loro (ben il 41%) ha espressamente dichiarato di non aver alcun desiderio di interagire con un uomo. Tenete presente che gli intervistati includevano sia i single sia le persone sposate… questo fatto dà molto su cui riflettere, e dice tanto sullo stato di soddisfazione delle coppie già create.

Cho nam-joo

Kim Ji-young, nata nel 1982

Considerata dal marito una donna aperta, allegra e solare, Kim Ji-young inizia a dare segni di instabilità un anno dopo aver partorito la primogenita.

Pensando di soffrire di una depressione post-partum, la donna va dallo psichiatra al quale rivela la sua vita. Una vita in realtà normalissima – eppure raggelante.

Il ritratto che emerge dallo scarno racconto è quello di un’esistenza fatta di pressioni sociali sistematichemisoginia e un sessismo esasperato.

CLICCA QUI PER INFO SUL LIBRO

Ma perché le donne hanno espresso questo disagio?

Secondo le risposte fornite nel sondaggio, gli uomini coreani non capirebbero concetti quali ‘discriminazione‘ e ‘uguaglianza di genere‘. Per loro, la donna non è altro che una partner sessuale oppure una madre per i loro figli. «Mi sono resa conto», ha affermato una giovane «che gli uomini non riescono a capire ed empatizzare con le mie paure e preoccupazioni. E io non credo di poter stabilire un legame emotivo con loro».

E gli uomini? Cosa pensano delle donne? Il dato è poco lusinghiero, perché la metà esatta dei maschi ritiene che le donne siano “disoneste e insincere”.

Disparità di genere in Corea e nel Mondo

La situazione non è migliore per quanto riguarda il sesso. Anzi. A Seoul, un adulto su tre non ha rapporti da oltre un anno, e si tratta per lo più di una scelta femminile. Interrogate sul motivo, le donne hanno risposto «per mancanza di interesse».

L’aspetto davvero preoccupante è che, se nel resto del mondo si lotta per ridurre la disparità di genere, in Corea negli ultimi anni tale disparità è andata esacerbandosi. Un sondaggio* condotto in ben 39 Paesi ha messo in luce che la percezione della disuguaglianza tra uomini e donne in famiglia, sul posto di lavoro e in politica è maggiore in Corea che nel resto del mondo.

Choi Sun-young, ricercatore coreano, ha affermato che è proprio la disparità di genere a causare la drammatica diminuzione degli appuntamenti tra i giovani, e a generare nelle donne l’idea che tutti gli uomini siano degli estranei e delle potenziali minacce.

Non dimentichiamo che da maggio 2022 la Corea ha un Governo conservatore e che il suo Presidente, Yoon Suk-yeol, poco dopo l’insediamento aveva dichiarato di voler abolire il Ministero per l’Uguaglianza di Genere e la Famiglia, affermando che non era “necessario”.

* Sondaggio condotto da Gallup in collaborazione con Worldwide Indipendent Network of Market Research.

Donne e uomini in Corea: un dialogo difficile

Da un lato abbiamo delle donne che vedono gli uomini come minacce. Li evitano e affermano con amarezza di non poter trovare in Corea un solo partner in grado di comprenderle.

Dall’altro abbiamo gli uomini: pensano che le donne siano insincere e alcuni hanno affermato di provare rabbia verso di loro perché non sono soggette alla leva obbligatoria. Altri, già a vent’anni sono fermamente e aggressivamente antifemministi.

Escape the Corset Standard bellezza Corean

In una società che le vede cittadine di serie B, le vuole carine a tutti i costi, sottomesse e modeste, le donne si sono reinventate, e alcuni anni fa hanno fatto esplodere online il Movimento femminista Escape the Corset (Liberati dal Corsetto). Hanno scelto di abbandonare il make-up, i capelli tinti, i ritocchi estetici e chirurgici, per abbracciare una bellezza autentica e ‘naturale’.

Il messaggio era chiaro: rinnegare i dettami standardizzati e omologanti della società coreana che vuole la donna sempre perfetta e curata, e fa della bellezza un valore assoluto.

Come anche il Movimento 4B, Escape the Corset è un’iniziativa che ci mostra il malcontento delle donne, la loro necessità di dare una svolta, ma che al contempo rivela che la strada da percorrere è ancora lunga. Il dialogo con la controparte maschile è difficile, e non sembrano vicini i tempi di una possibile pacificazione tra le due parti.

Come ha detto giustamente la prima ragazza intervistata, la tentazione di evadere dalla realtà e rifugiarsi nei sogni e nei drama è forte, ma la realtà non si cambia fuggendo da essa.

Potrebbe interessarti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *