Past Lives: perché vedere il film candidato agli Oscar 2024

Past Lives Oscar 2024 Corea del Sud perché vederlo

Past Lives, produzione statunitense del 2023, arriverà nelle sale italiane il prossimo 14 febbraio 2024.

In queste ore, il film ha ricevuto due importanti Nomination agli Oscar 2024: Miglior Film e Miglior Sceneggiatura Originale.

Dopo averlo visto in anteprima, sono pronta a condividere con voi i motivi per cui ritengo Past Lives una pellicola da non perdere. Oltre a una storia coinvolgente, offre a mio avviso una prospettiva unica e toccante che lascia un’impressione duratura.

Past Lives narra la storia di Nora Moon e Hae Sung, interpretati rispettivamente da Greta Lee e Yoo Teo. La trama si dipana attraverso i ricordi e le vite di questi due protagonisti che, cresciuti insieme in Corea da ragazzini, vengono divisi. La famiglia di Nora emigra infatti in Canada e la giovane negli anni si trasferirà a New York dove coronerà il suo sogno di diventare una scrittrice.

Il film segue il loro complesso percorso emotivo mentre cercano di riannodare i fili di un’amicizia che il tempo e la distanza hanno messo alla prova. John Magaro, nel ruolo di Arthur, il marito di Nora, aggiunge un ulteriore strato di complessità alla narrazione.

Past Lives trama e recensione Premio Oscar 2024

La storia esplora temi come l’amore, l’identità e il senso di appartenenza, mostrando come le scelte passate influenzino le vite presenti. Past Lives è un viaggio emozionante attraverso culture e continenti, che risuona con chiunque abbia mai contemplato il «cosa sarebbe successo se».

La regista e sceneggiatrice, Celine Song, attingendo alla propria esperienza personale, è in grado di creare un’opera ricca di dialoghi realistici e scene visivamente suggestive.

Un aspetto interessante di questo film è di offrire una prospettiva unica sull’identità e le radici culturali, poiché non è solo la trama a raccontare la storia di una donna coreana cresciuta all’estero. Questo tipo di esperienza coinvolge anche la regista Celine Song e gli attori principali, Greta Lee e Yoo Teo, tutti coreani emigrati.

La connessione tra le loro esperienze personali e la trama del film aggiunge un livello di autenticità all’esplorazione dell’identità interculturale che rende lo show un’opera ricca e sfaccettata.

La scena d’apertura di Past Lives introduce un triangolo emotivo intenso. Nora è tra due uomini che rappresentano aspetti diversi dell’amore e delle radici culturali di Nora. Non sappiamo ancora chi siano, ma ben presto scopriremo che uno è Arthur, il suo attuale marito, che ma condivide con lei interessi, lavoro, la lingua di tutti i giorni.

L’altro è Hae Sung, un amico d’infanzia e innocente primo amore, con cui condivide le radici coreane e una lingua che compare fugacemente solo nel sonno. Nora funge da ponte tra questi due mondi e questi due uomini, ciascuno dei quali riveste un diverso aspetto della sua identità.

La scena crea tensione emotiva e un’interessante esplorazione delle complessità delle relazioni interculturali.

Past Lives film Corea del Sud recensione

Personalmente ho trovato questo film delicato e toccante. Molti hanno visto in Past Lives l’esplorazione dei sentimenti di Nora e Hae Sung – e capisco benissimo il motivo. Past Lives è la loro storia, indubbiamente. Da quando Nora, dodicenne, ha lasciato Seoul, ha “consegnato” le sue radici coreane a Hae Sung che ne è diventato in qualche modo custode.

La donna ha una visione della Corea del Sud fatta di vaghi ricordi scolastici, immagini stereotipate («gli uomini vivono coi genitori fino al matrimonio») e mitizzazione dell’America, intesa come il luogo in cui tutto è possibile, i sogni si possono realizzare e lei può essere libera di esprimersi pienamente. Tuttavia, l’incontro con Hae Sung smuove in lei qualcosa che è rimasto sopito per decenni.

Benché Hae Sung pensi di se stesso di essere un uomo mediocre, è in realtà pieno di coraggio. Attraversa mezzo mondo, deciso a seguire il suo cuore. Non ha paura dei suoi sentimenti, è onesto con se stesso, con ciò che prova e con la propria “coreanità”. Lo si vede dal fatto che ha studiato in Cina per ottenere vantaggi lavorativi – proprio come Nora che ha scelto l’America. Lo si vede dal fatto che non ha ceduto a un matrimonio dettato dalla logica più che dall’amore. Lo si vede dal modo rispettoso in cui si tira indietro per farle spazio alla fine – con una delicatezza che però tradisce il suo profondo dolore.

Dicevo che sicuramente Past Lives è la storia di Nora e Hae Sung. Tuttavia quello che a me è arrivato più potentemente, alla fine, è l’amore concreto e maturo di Arthur, il marito di Nora. Silenzioso, stabile e accogliente, l’uomo rappresenta il supporto, la comprensione, la connessione autentica che si crea quando l’amore sboccia e si radica in profondità.

La scena per me più bella e commovente del film è stata proprio l’ultima – quando Nora percorre il marciapiede per tornare a casa dopo aver accompagnato Hae Sung al taxi. E’ triste, ma trattenuta. Solo quando sugli scalini trova suo marito ad attenderla, si lascia andare a un pianto liberatorio fra le sue braccia.

In quelle lacrime Nora porta con sé il peso delle sue esperienze, dei suoi ricordi e delle sue scelte – delle sue “vite passate”, di ciò che è adesso e di quello che avrebbe potuto essere. E’ un pianto in cui molti nodi si sciolgono – molti rimarranno sepolti e non detti. Ma per quelli, ci saranno ad attenderla le vite future e altri destini.

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